The Mario parlaci un po’ di te.
Salve ElectroMag e complimenti per il vostro lavoro che seguo con molta attenzione. La mia storia parte a metà negli anni ’80 con le prime radio e le prime discoteche, qualche produzione in vinile e molta molta passione, penso sempre che sono una persona fortunata, il dj è l’unico lavoro che ho fatto tutta la vita o forse è meglio dire che ho passato tutta la vita a fare il dj 🙂
Sei un dj/producer che ha viaggiato molto e conosciuto tanto, ci sono delle caratteristiche di altre nazioni che ti piacerebbe importare in Italia.
Si per fortuna posso dire di aver suonato dappertutto, manca il Polo Nord, ma odio il freddo. Ogni paese ha le sue caratteristiche, in America per esempio sono molto professionali e se un Club fa House…fa House, not exceptions, non si svendono per una bottiglia! Ogni Nazione ha senza dubbio qualche caratteristica che a me piace e sicuramente e per rimanere in tema, farei un bel mix di tutto, comunque se dovessi scegliere una caratteristica da importare, sarebbe l’organizzazione dei Club di Las Vegas.
Hai un programma radio tutto tuo, qual è il tuo punto di vista sul rapporto tra dj e radio e come credi che questa realtà possa attirare l’attenzione del pubblico?
Si in realtà anche la radio dove gira lo show MASTERMIX , ovvero Dance Evolution Radio, è mia, creata insieme ad atri 2 dj Fiorentini, malati di musica come me. MASTERMIX in realtà è un semplice spazio di 2 ore il venerdì ed il sabato, dove inseriamo i set degli amici dj da tutto il mondo, un buon sistema per dare visibilità a colleghi che altrimenti sentiresti solo nei Club, un buon sistema per diffondere la radio anche fuori dalla nostra portata, in quanto sono gli stessi dj a farci da Pr, facendo girare sui propri social i flier che pubblicizzano i loro show sulla nostra emittente. Ho iniziato a fare radio, quando si chiamavano “ Radio Libere “ all’età di 13 anni, una specie di illuminazione celeste per cuffie e microfono, ho lavorato in tantissime radio e prestato la mia voce per molte pubblicità Nazionali su Rai e Mediaset, ma il mio vero sogno sarà sempre il doppiaggio per il cinema.
È stato ed è un periodo davvero difficile per tutto il settore dello spettacolo, come hai impiegato il tuo tempo durante il lockdown? Credi che la gestione del tuo tempo sia cambiata?
Credo che questa pandemia abbia cambiato molte cose, certo abbiamo avuto più tempo, ma alla fine chi lo voleva veramente e poi a queste condizioni ? Comunque passato il primo shock delle chiusure, ci siamo dati da fare, tante nuove produzioni per le mie 2 label, Track 66 e Black Circle Records, qualche remix conto terzi e molto streaming, che penso rimarrà una costante, anche a pandemia finita, era comunque inevitabile visto la digitalizzazione del pianeta. Chi ha usato bene le piattaforme, ha creato senza dubbio dei buoni contenitori e poi è semplice fruirne tra cellulare smart tv, se poi hai un’82 pollici con un sistema audio da competizione tipo il mio, David Guetta che suona sopra al Burj Al Arab a Dubai è una gran figata…
Hai progetti per il futuro? Un piccolo spoiler per noi!
La mia normale routine inizierà dal 1 al 21 Giugno, Las Vegas, Los Angeles, San Diego, Portland e poi dal 23 Settembre al 10 Ottobre a New York, Miami e Cancun. In tutto circa una trentina di date, come sempre molti aerei, un piccolo bagaglio e tante carte di credito, la voglia di viaggiare che non finisce mai e quella sensazione di fare comunque qualcosa di speciale, qualcosa che ami da tutta la vita.
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Cari amici di ElectroMag, mi auguro che siate tutti in ottima salute, mantenete mascherina e distanze ancora per un pò, spero di vedervi in qualcuna delle nostre serate e se siete Dj ed avete dei set, inviate il vostro show a p4esse@gmail.com cosi potrò far sentire su Dance Evolution anche i vostri lavori, che saranno sicuramente ottimi. Non abbandonate mai le vostre radici, e siate dei veri dj anche nella mente e non dei jukebox, perché tra mettere la musica e far ballare la gente ci sarà sempre differenza!