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Evoluzionismo – Microevoluzione e macroevoluzione

Premesso che non sono pochi gli scienziati, in ogni ambito, a mettere in dubbio la teoria dell’evoluzione così come creduta o divulgata, urge precisare che i ‘concetti’ della scienza, sul tema evoluzione intendo, hanno dei limiti oggettivi ove si spingano a ‘teorizzare’ ciò che non può essere ‘riprodotto’ e la teoria dell’evoluzione, sotto diversi aspetti, per l’appunto, non può, minimamente, esserlo…

Si pensi alla divulgata ‘macroevoluzione’ degli esseri viventi, a come sarebbe venuta all’esistenza la materia, la ‘vita’, tutte cose, queste (l’elenco non è, ovviamente, esaustivo), evidentemente, per nulla, a tutt’oggi, dimostrate e/o dimostrabili -scientificamente-.

Bisogna essere molto prudenti nel non confondere la scienza (quella che riproduce o può riprodurre quanto afferma) con le teorie-filosofie scientifiche, le quali, per definizione, sono sotto il continuo vaglio di ulteriori, successive, scoperte e/o elementi, più o meno contraddittori.

La disinformazione, quella vera intendo, sul tema, non può rilevarsi nell’argomentare ponendo dubbi, critiche e domande su certe questioni -oggettivamente- di rilievo, ma viene, ampiamente, espressa in quel, assolutamente non condivisibile, modo di far passare per dimostrate, finanche come assolutamente certe, cose, per le quali, tra le tante, gli stessi scienziati, ‘fautori’ di tali teorie – filosofie, sono in grande dibattito…

Mentre la ‘microevoluzione’, o per meglio dire la ‘selezione naturale’ (con le scoperte sul DNA…), è dimostrabile, la ‘macroevoluzione’, ossia che una specie possa cambiare oltre i propri limiti genetici e divenire qualcos’altro (ad es. un pesce divenire un elefante…, in quanto, al contrario, è dimostrato che, ad esempio, il passero produce solo altre specie di passeri, il moscerino della frutta solo altre specie di moscerini, il topo solo altre specie di topo, ecc..), è -tecnicamente- lungi dall’essere minimamente dimostrata…

Si rilevi che l’ideologia, qualsiasi essa sia, quando si unisce, come per un pregiudizio, alle teorie scientifiche, o a qualsiasi altra cosa, ‘acceca’ e porta ad ‘estendere’ interpretazioni non propriamente ‘lucide’ o, se vogliamo, ‘libere’.

In altre parole, al di là dei comuni, e oltremodo conosciuti, errori commessi dall’una e dall’altra parte, in sostanza un evoluzionista crede che alcuno abbia creato ciò che è (pur non potendo -scientificamente- in alcun modo ‘riprodurre’, in tal senso, il ‘come’ e il ‘perché’…), mentre un credente (precisiamo: un cristiano) crede che il tutto sia stato creato (pur non potendo, anch’egli -scientificamente-, ‘riprodurre’, in tal senso, il ‘come’ e il ‘perché’…).

Orbene, ‘verità’ e logica vogliono, a fronte della forte contrapposizione, che dei due solo uno sia vicino alla ‘realtà’ fattuale…

Nessuno, dunque, si insuperbisca… per ciò che non può ‘dimostrare’.

Da un articolo: Evoluzionismo – Microevoluzione e macroevoluzione – su Medicina, Cultura, e LeggeFede.

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