SoundTag è una tecnologia che permette di vivere in modo nuovo prodotti ed eventi dal vivo, trasformandoli in coinvolgenti esperienze immersive. Basta cliccare con il proprio smartphone sul QR Code oppure accedere tramite NFC per accedere a vertical page dedicate piene di contenuti d’ogni tipo, ad esempio informazioni, “how to”, musica, video, o poter verificare con garanzia blockchain la tracciabilità o l’autenticità di prodotti luxury e di alto valore.
Creato da Rubrasonic, agenzia che da Bergamo da oltre vent’anni sonorizza con le sue selezioni musicali migliaia di spazi (negozi, hotel, resort e spa, ristoranti, musei) sparsi in tutto il mondo, SoundTag è facile da gestire. I suoi moduli possono essere personalizzati ed ospitare ogni tipo di contenuto. Tre i piani disponibili, One, Ultra e Corporate.
Ad esempio, Soundtag può far vivere in modo più semplice ed emozionante un festival. Durante l’evento può segnalare gli orari delle varie esibizioni, il luogo esatto degli info-point, fornire playlist o altri contenuti selezionati direttamente dagli artisti, avvisando ogni partecipante di eventuali variazioni dell’ultimo minuto. Quando il festival si è concluso, può invece proporre playlist musicali esclusive, video ed highlights delle esibizioni e persino offerte dedicate solo a chi ha già partecipato all’evento.
SoundTag può anche ricreare in modo nuovo l’emozione vissuta rilassandosi in una spa: dopo aver spruzzato l’essenza dal room diffuser comprato al gift box dell’hotel, se ne può inquadrare semplicemente la confezione, e con un semplice tocco (grazie alla tecnologia NFC) far partire sul proprio smartphone la stessa playlist rilassante proposta dalla struttura alberghiera.
“Con SoundTag proponiamo un approccio che va oltre la semplice certificazione dell’autenticità dei prodotti”, spiegano Matteo Arancio e Roberto Brignoli di Rubrasonic. “Vogliamo farne conoscere il valore, raccontando la loro storia attraverso esperienze digitali dirette e coinvolgenti”.
Tutto questo prende vita attraverso esperienze immersive in grado di coinvolgere anche clienti del mondo del retail, del beauty come i ristoranti ed ospiti di hotel di alta gamma, dando loro informazioni prima, durante e dopo le esperienze.
Un sommelier o un produttore può raccontare come nasce il vino appena acquistato; uno chef con un video dedicato può consigliare come cucinare in modo nuovo una specialità; un direttore può consigliare a tutti gli ospiti del suo hotel un angolo nascosto della città in cui lavora. Senza dimenticare la possibilità di associare una esclusiva sound identity fruibile direttamente dai propri device.
“Le Phygital Experience, come dice la parola stessa, mettono insieme ‘physical’ e ‘digital’, fisico e digitale. Creando relazioni profonde con chi le vive, aumentano la fiducia e fanno crescere la fedeltà di marca”, concludono Brignoli e Arancio.