Rubrasonic, sound boutique italiana attiva dal 2002, cura l’identità sonora di marchi globali come Kiko Milano (oltre 1000 punti vendita tra Europa, Asia, America Latina, Africa), ha appena chiuso un 2023 fatto di ottimi risultati. Li ha raggiunti sonorizzando, tra mille altre, anche realtà esclusive nell’hotellerie come Lefay Resorts (Lago di Garda e Dolomiti), Castelfalfi Luxury Resort (Montaione, Toscana), Adler Spa & Resort (Sicilia, Toscana); ristoranti d’eccellenza come il gruppo Capomondo (Capocaccia e Luigia tra Svizzera, Maremma e Dubai); i negozi di Nove25 (gioielli), Folli Follie e One Off, (boutique luxury a Brescia, Verona, Mantova, Riccione).
Per il 2024, Rubrasonic vuole continuare a crescere, puntando, oltre che sulla ormai nota ricerca musicale, anche su phygital experience ed innovazione. Lo farà lanciando Soundtag® ed altri progetti digitali, tra cui Flowbox, piattaforma streaming ideata per semplificare la vita ai tanti clienti di Rubrasonic nella diffusione delle selezioni musicali create dall’agenzia.
Creare e poi diffondere una selezione musicale in uno spazio pubblico può sembrare semplice, ma non è così. E’ un intricato labirinto inizia con la gestione dei diritti (d’autore e connessi), che spesso cambia da una nazione all’altra e continua scegliendo brani che incarnino lo stile di ogni brand, con un sound che possa coinvolgere sia chi fa shopping, (oppure si rilassa in hotel e ristoranti), sia il personale, che passa in quegli spazi lunghe ore. Per questo le playlist di solito contano molto più dei 20 brani in rotazione sulle radio FM. La cura richiesta nel bilanciare i gusti musicali tra diverse nazioni è un’arte che sfida le differenze culturali, cercando di creare armonia attraverso la diversità.
Ecco perché chi gestisce marchi internazionali, soprattutto d’alta gamma, si affida ad agenzie come Rubrasonic, che lavorano su ciò che ognuno di noi percepisce quando entra in un negozio, in un ristorante o in hotel. “Da tempo poi non ci occupiamo soltanto di selezionare musica per gli spazi dei nostri clienti”, spiegano Roberto Brignoli (nella foto sulla dx) e Matteo Arancio (sulla sx) i fondatori di Rubrasonic. “Insieme a loro, sfruttiamo il potere della musica e del suono per dare vita alla loro sound identity, al loro DNA sonoro”. Roberto Brignoli ha studiato architettura e design, mentre Matteo Arancio è stato musicista professionista ed hanno lavorato insieme in discografia.
Se il 2023 ha visto l’apertura di Rubrasonic Spain, digital hub che supporta tutte le attività dell’agenzia, per il 2024 l’obiettivo di Rubrasonic è continuare a lavorare tra sound design, digital experience ed innovazione. “L’identità sonora dei brand oggi si può sentire anche in viaggio o in casa propria, vivendo di nuovo l’esperienza provata tra retail, boutique, resort & hotel, wine e food destination”, spiegano Brignoli ed Arancio. “Con Soundtag®, proponiamo un approccio che va oltre la certificazione dell’autenticità dei prodotti. Vogliamo farne conoscere il valore dei brand, raccontando la loro storia”. Tutto questo prende vita attraverso esperienze immersive in grado di coinvolgere clienti e ospiti. “Le Phygital Experience mettono insieme “physical” e “digital”, mondo fisico e digitale, creando relazioni profonde con i clienti”, concludono Brignoli e Arancio.
COS’E’ RUBRASONIC
La storia di Rubrasonic inizia in un basement in provincia di Bergamo, nel 2002. 21 anni dopo l’agenzia sonorizza circa 2.000 spazi (retail, boutique, hotel e resort di lusso, ristoranti,) spazi in 26 paesi del mondo. In realtà la ricerca di Matteo Arancio e Roberto Brignoli è iniziata già negli anni ’80, quando erano dei teen -ager con una passione assoluta per la musica. Oggi Rubrasonic si occupa di sound identity, radio in-store e progetti digitali e phygital, con due sedi in Italia e Spagna.