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Intervista ai PLANET 23. Chi sono? Com’è il loro pianeta?

Abbiamo incontrato i PLANET 23, un un trio di musicisti/produttori che si sono uniti in un percorso che va oltre la musica ed oltre i generi, che condividono gli stessi valori vibrando alla medesima frequenza. I PLANET 23 sono Gianfranco “Oni” Favotto, Isabella “Isa” Amoroso, Marco “Mark” Marinato e li trovate in concerto il 7 maggio 2022 al Barlume 4.0 di Eraclea – Venezia (via Marinella 64, info qui: https://www.instagram.com/barlume_4.0_dario.sabry/). 

La loro musica elettronica è particolare, intensa e potete già trovarla su Spotify e altrove, su Instagram invece la loro pagina è https://www.instagram.com/planet23band/, il posto giusto per iniziare a conoscerli…

Mentre si ascolta, l’idea giusta è leggere qui sotto chi sono, questi PLANET 23. La prima domanda non poteva che essere relativa al loro misterioso pianeta…

Cos’è il Pianeta 23?  

Il “Pianeta 23” è un luogo in cui tutto il cambiamento diventa possibile ogni giorno, in quanto il tempo è relativo, diverso da soggetto a soggetto. Il numero 23 rappresenta la disintegrazione per la ricostruzione, l’infinito mutare. In questo pianeta si aspira al miglioramento continuo, consapevoli che solo diventando più forti si può essere davvero d’aiuto al prossimo. Lo scopo è quello di utilizzare un linguaggio universale, cioè la musica, in grado di far scattare la scintilla dell’intenzione in ogni ascoltatore.

Esiste davvero?

Esiste per coloro che sono disposti a prendere in considerazione tutto ciò che è diverso e spesso fonte di crescita ed ispirazione.

Che state facendo di bello in questo momento dal punto di vista musicale e non solo?

Negli ultimi due anni abbiamo sfruttato questo momento storico, che per tanti ha avuto una connotazione negativa, per esprimerci completamente attraverso la musica, esplorando generi e sonorità che tutt’ora ci stanno accompagnando nelle nostre produzioni. Al contempo abbiamo avuto modo di conoscerci a fondo, sviluppando una sensibilità musicale ed umana comune. Durante le nostre pause lavorative, ci dedichiamo inoltre ad un percorso marziale, che ci sta aiutando ad affrontare la vita quotidiana, con un’apertura mentale diversa.

Come nasce la vostra musica? 

Solitamente abbiamo due modi di approccio alla scrittura musicale: il primo è la costruzione di una melodia vocale sviluppato su un messaggio che vogliamo condividere, e lavoriamo di conseguenza su un arrangiamento che ne rispetti il mood. Il secondo metodo si basa sulla stesura di una sequenza musicale, solitamente partendo da una sezione ritmica che già dalle prime battute sia in grado di accendere la nostra creatività. In ogni caso la priorità è riuscire ad imprimere un concetto ben definito attraverso le nostre canzoni. Capita poi quasi sempre che contemporaneamente al lavoro sulla traccia, si formi già l’idea di un video che possa dare forza a ciò’ che stiamo cercando di trasmettere.

Quali sono i vostri progetti? 

I progetti sono quelli di riuscire a portare i nostri messaggi ad un pubblico più vasto possibile. Creare più collaborazioni con diversi artisti (crediamo che l’unione delle menti possa far sempre la differenza), come già avvenuto con la prestigiosa opportunità di lavorare con Paul Oakenfold (per noi un onore ed una leggenda), Maya Days, Angelmoon (Angelino Albanese), Luca Antolini e Marco Cordi. 

Che musica ascoltate in questo periodo?

Diplo, Solomun, Dua Lipa, Ariana Grande, Rufus du sol, Eric Prydz, Artbat, Fisher, Ben Bohmer, Boris Brechja, Tiesto, Paul Oakenfold, Planet Funk, Pink Floyd, Rammstein, The Weeknd, Salvatore Ganacci.

Che riferimenti musicali avete? Se doveste citare una playlist di  5 brani che vi hanno influenzato di più quali sarebbero? 

Rufus du Sol, Artbat, Fisher, Tiesto, per citarne alcuni. Una playlist ideale potrebbe essere composta da Artbat,Sailor&I-Best of me, Dj Fisher-Losing it, Rufus du Sol-Innerbloom, Fred again feat. The Blessed Madonna-Marea, Diplo-On my mind.

Come vedete il presente ed il futuro di chi fa musica? 

E’ un percorso impegnativo, ma chi decide di dedicarsi ad un progetto lo fa perché ha intenzione di dire qualcosa che è davvero importante. Per questo le difficoltà ci saranno sempre, ma siamo convinti che affrontandole in team e con mentalità propositiva, si avrà modo di ottenere sempre grandi soddisfazioni dalla musica, migliorando sotto tutti i punti di vista. Crediamo fermamente che il futuro sia ora, come in realtà’ lo e’ sempre stato in ogni epoca. L’investimento in tecnologia e la scoperta continua di nuove piattaforme di intrattenimento saranno la chiave di chi saprà scommettere sull’agire anziché sull’attesa.

 A che punto vi sentite della vostra carriera musicale? 

Siamo solo all’inizio di una grande avventura musicale, il Pianeta 23 si avvicinerà sempre di più! 

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