Chi sono i VOODOO? Sono un misterioso progetto musicale pubblicato da Jackpot Records, la label di Davide Svezza e Sandro Bani. Lo loro più recente produzione non è un disco ufficiale, ma un bel bootleg scatenato, quello di Beastie Boys – No Sleep Till Brooklyn (VOODOO unofficial remix). La loro è una nuova versione decisamente scatenata ed è tutta da ballare su Soundcloud: http://bit.ly/BeastieVOODOO.
La recente “I Believe” è andata davvero molto bene: in giro per il mondo è stata proposta da tanti dj nei loro set e nei loro radioshow. Abbiamo incontrato i VOODOO per capire che cosa stanno facendo in questo periodo così complicato. Chi vuol leggersi tutta quanta l’intervista la trova qui: bit.ly/VOODOOintervista, ma già le cose che anticipiamo qui sono decisamente interessanti… e divertenti.
Cosa potremmo riscoprire proprio oggi del passato musicale?
Stiamo rivivendo una grande scoperta degli anni ’80, cosa che a me personalmente appassiona molto perché sono grande fan della musica di quegli anni. In generale tutta la scena retrowave, synthwave stanno prendendo il Pop ma anche la musica da club. Un genere che potrebbe essere attuale è la Disco Music: parlo di artisti come Sylvester, Chic, Sister Sledge, hanno fatto la storia della musica con opere colossali… e hanno allo stesso tempo la frivolezza che serve per bucare il mercato moderno social media.
E che musica ascoltate in questo periodo?
Nel mondo club gli artisti da tenere d’occhio sono John Summit, NighFunk e Cloonee che stanno regalando diverse perle per quanto riguarda la Tech House. Se parliamo di mainstream, quest’estate sarà ancora influenzata dai social media come Tik Tok e in Italia si rafforzerà questo crossover tra Indie e Trap che già è presente. Tornando al settore club, dipenderà tutto da quali luoghi riapriranno prima, questi creeranno il trend per tutti gli altri. L’underground o musica ‘di tendenza’ resterà sempre per gli appassionati e i festaioli un punto stabile a cui aggrapparsi per non cadere nella tristezza del periodo (…)
Come riprenderemo a ballare?
Sarà ancora meglio di prima con più voglia di divertirsi, di ascoltare musica, ballare e stare tutti uniti nello stesso dancefloor. Realisticamente, penso che le prime realtà a ripartire saranno eventi in luoghi diversi dai grandi club o festival, in ville private in spazi all’aperto con numeri ridotti. L’importante è che si capisca l’importanza della musica e del divertimento, che non è superfluo ma è anzi essenziale per la vita. Perché se non si vive per essere felici, per cosa si vive allora?