Il Piccio Records e Artist First presentano il Rave Mix di Waxlife di My Lullaby, brano di Be a Bear del 2015 interamente prodotto con un iPhone e la voce della figlia Bianca: “Bianca aveva 9 mesi. Ero sul divano e stavo suonando un arpeggio con la chitarra, a mò di ninna nanna e ho notato che lei la “canticchiava” a modo suo ma perfettamente a tempo. Non mi sono fatto scappare quell’occasione! Ho registrato subito un memo vocale e da lì è nata My Lullaby. È stato il mio regalo per il suo primo anno”.
Waxlife racconta la sua scelta di remixare My Lullaby: “È stata una sfida che ho accettato volentieri. L’attitudine DIY, un po’ punk, che caratterizza il progetto è stato il motivo principale che mi ha spinto ad accettare. La tecnologia ci ha portato ad un livello qualitativo medio altissimo ma, paradossalmente, viviamo un momento un po’ piatto a livello creativo. Apprezzo chi sa sfruttare le possibilità che la tecnologia ci offre, apprezzo chi ci prova e crea. Ho provato a fare mia la stessa attitudine di Filippo ma con il mio background diverso, da dj, da appassionato di musica elettronica, cercando di dare una veste ulteriore e diversa a questo suo brano”. Il risultato ha totalmente soddisfatto Be a Bear secondo il quale il remix è riuscito a unire la dolcezza di una ninna nanna alla voglia di sparire e ballare a testa bassa di un rave party di fine anni ’90 a notte fonda, “In un club, di quelli con poche luci e con un cattivo odore nell’aria”.
Dietro lo pseudonimo di Be a Bear si cela Filippo Zironi, artista bolognese nato e cresciuto per 15 anni nello ska-punk firmato Le Braghe Corte e che oggi ha un progetto tutto suo, strano, geniale nella sua semplicità. L’artista si presenta mascherato da orso, perché in ciascuno di noi c’è un animale e l’orso rappresenta quella parte aggressiva ma allo stesso tempo tanto dolce per far bene le cose in cui si crede.
Il suo “electro-bear-pop” è immediato, caratterizzato dai synth, dalle sonorità anni 80, ritmi tribali e cassa dritta. Una base elettronica che si miscela con la vecchia scuola del rock e i suoni della natura, in cui la voce non è melodia ma immagine, video e montaggio emozionale, dal messaggio chiaro e positivo.
Senza dubbio, quello di Be a Bear è un progetto originale, sperimentale e molto curioso. Infatti, il producer bolognese utilizza l’iPhone per comporre, registrare, mixare e quindi produrre per intero la propria musica. Il cellulare inteso come vero e proprio studio di registrazione – oltre che come strumento musicale – che non disdegna anche l’utilizzo di strumenti a giocattolo – rigorosamente rubati a sua figlia Bianca – dell’inseparabile chitarra elettrica e di un chitarrino fatto a mano con una scatola di buon vino.
Waxlife è il nome dietro il quale si cela Simone Lanza, figura eclettica e da anni protagonista della musica italiana come dj, produttore e sound designer.
In 15 anni di attività come dj, si è esibito in alcuni dei maggiori festival e club di tutta Italia. Come sound designer e producer, ha firmato oltre 250 brani e curato suoni e musica per i più prestigiosi marchi internazionali, soprattutto nel campi moda e tecnologia. Nel 2016 ha partecipato al talent Top DJ in su Mediaset, classificandosi secondo.
Alcuni festival e club: MTV digital days a Torino, Kernel Festival / Elita Linecheck festival, Rocket Club, Tunnel, Terrazza Martini, Expo 2015 a Milano, Eleva a Reggio Emilia, Siouxie a Mestre (VE), SuperG a Courmayeur, Arteria a Bologna, Spoleto a Colori, Carnevale di Viareggio x Jova Beach Party, Street Festival a Trani, Voobstock e Wave of Sound a Verbania. Ha partecipato anche a campagne per diversi brand come Adidas x Missoni, Banca Mediolanum, Ferrari x Tod’s, Fendi, Red Valentino, Estra Energia.
CREDITS BRANO
Musica: Be a Bear
Voce: Bianca
Mixing: Waxlife