Il Domina Coral Bay – https://www.dominacoralbay.com – a Sharm El Sheik (Egitto), l’immenso resort italiano, uno dei più grandi al mondo (oltre 1,2 milioni di mq e circa 2.500 camere), nonostante i problemi creati dal Covid-19, è attualmente aperto. Dà lavoro a 1500 persone, tra cui molti manager italiani, ed è frequentato soprattutto da ospiti provenienti da paesi che non hanno imposto restrizioni ai loro cittadini (Russia, Dubai, etc). Ma non solo.
“Subiamo come tutti le limitazioni ai viaggi causate dal Covid. Ma ci sono centinaia di persone, prevalentemente italiane, che avendo casa nel nostro resort hanno deciso di passare qua i periodi di lock down”, racconta Eugenio Preatoni, oggi CEO di Domina Coral Bay, creato da suo padre Ernesto. “Sono molti anche coloro che da tempo si sono trasferito qui a vivere. Posso assicurarvi, avendo casa a Milano ed avendo passato il periodo del primo lockdown chiuso in casa, che la vita al Domina Coral Bay, scorre molto più naturalmente, oserei dire più felicemente, che non in Italia, in questo momento”.
Sembra che a Sharm il Covid-19 crei molti meno problemi rispetto all’Europa. “Non sono un ricercatore scientifico e quindi non posso che sospendere il giudizio su questioni che non mi competono. Posso riferirle però dei dati di fatto: l’età media in Egitto è di 24 anno, contro i 45 dell’Italia, e questo sembra essere un grosso fattore per determinare le problematiche derivanti dal contagio. Infatti, in questo preciso momento, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva a Sharm è ZERO. Inoltre, a tutti i viaggiatori in arrivo all’aeroporto di Sharm viene fatto un tampone (se sprovvisti del tampone effettuato nelle 72 ore precedenti al volo). Insomma, la situazione è assolutamente sotto controllo”, continua Eugenio Preatoni.
Il Domina Coral Bay è in Egitto, ma è anche una grande isola felice, a 4 ore di volo da Roma. Si sviluppa su una spiaggia privata di oltre 1,5 km, ed al suo interno si trova di tutto: 8 alberghi, 3 ristoranti a Buffet, 7 ristoranti à la carte, 3 ristoranti sulla spiaggia, un Beach Club, un Casinò, l’unico Diving Center con molo privato di tutta Sharm, la più grande SPA di tutto il Sinai, e moltissimo altro.
Dal 20 di dicembre al 9 di gennaio qui ad esempio si terrà la seconda edizione del Domina Beach Volley Cup denominata “International Challenge”. Nel rispetto dei protocolli anti Covid-19 messi in atto dalla struttura alberghiera, le partite si svolgeranno alla Beach Arena. A tutti gli atleti partecipanti è richiesto prova del tampone PCR, misurazione della temperatura in ingresso ed uscita dal villaggio, igienizzazione dei palloni ad ogni gara, bbligo della mascherina in caso di meeting in luogo chiuso (etc). Il torneo prevede una serie di sfide nell’arco di più giornate, nelle diverse specialità (Mix 2×2 , M/F 2×2), per stabilire il King & Queen of the beach. Ovviamente non mancheranno le opportunità di allenarsi con trainer di fama internazionale, personalizzare le sessioni di allenamento e divertirsi negli immancabili happy hour di fine giornata.
Nonostante il Covid-19 sia sotto controllo a Sharm, Domina Coral Bay ha accusato numerose misure di sicurezza.
“Quello che abbiamo fatto è per noi grande motivo di orgoglio, infatti siamo stati tra i primi a ricevere il certificato di idoneità dai ministeri di Turismo e Salute”, continua Eugenio Preatoni, CEO di Domina Coral Bay.
“Il resort è infatti una città a se stante, e questo ci ha permesso di controllare ogni singola persona sia entrata o uscita dal resort, effettuando un tracciamento perfetto degli accessi, controllando la temperatura a tutte le persone in ingresso, creando una zona separata per il carico-scarico delle merci che vengono tutte sanificate prime di poter accedere al resort. Abbiamo limitato al minimo il turnover del personale, a cui facciamo comunque fare la quarantena (nonostante non sia richiesta per legge), prima di poter entrare in contatto con i clienti. Abbiamo implementato tutte le misure sanitarie richieste, quali l’installazione di vetri che separano i clienti dal buffet con personale che impiatta con i guanti sulla base delle richeste dei clienti, evitando quindi qualsiasi forma di possibile trasmissione per contatto. Gli enormi spazi disponibili sulla nostra spiaggia ci permettono peraltro di distanziare (quasi eccessivamente) i clienti gli uni dagli altri, così come anche grazie all’enorme numero di piscine presenti. Abbiamo poi percorsi separati per i clienti che devono effettuare il check-in, minimizzando anche durante questa fase il contatto.
“Non abbiamo avuto neanche un caso di trasmissione di Covid all’interno del Resort, e gli unici casi che si sono verificati erano di persone risultate positive al momento dell’arrivo in aeroporto, prontamente messe in quarantena. Col senno di poi potremmo ritenere di avere quasi esagerato con le misure precauzionali (considerando la situazione attuale), ma siamo felici di aver esagerato per eccesso e non per difetto. Tutte le persone che incontro nel Resort mi ringraziano con grande passione per avergli permesso di vivere questo periodo difficile in grande serenità, e questo ha per me un valore inestimabile. Ieri una persona mi ha detto una frase bellissima: “In questo periodo mi sono reso conto che il più grande lusso sia la libertà”. Non potrei essere più d’accordo”, conclude Eugenio Preatoni, CEO di Domina Coraly Bay.