Ci siamo incontrati con B-Goss sulle fantastiche spiagge del Messico e abbiamo parlato della sua carriera e della situazione attuale.
B-Goss è il nome che identifica il produttore musicale, DJ Gigi Giangrossi.
Ha iniziato la sua carriera all’età di 13 anni, prima come responsabile delle pubbliche relazioni per i club di Roma, poi come relatore e poi disc jockey, ottenendo un notevole successo in tutta Italia. Il suo singolo “We Gon Ride”, con Flo Rida e T-Pain, gli è valso la fama mondiale, rimanendo per più di due settimane nella classifica superiore di iTunes Japan [Dance] Chart 2016, con grandi artisti come Avicii, DJ Snake, David Guetta e molti altri. Il video di questa canzone ha avuto molto successo su vari canali televisivi musicali statunitensi come MTV, con interesse virale internazionale.
A giugno 2016, subito dopo il successo del suo singolo “We Gon Ride”, in collaborazione con i rapper Flo Rida e T-Pain, B-Goss partecipa allo show televisivo Top DJ come ospite, interpretando il ruolo di esperto di musica, dando valutazioni e consigli per i partecipanti al concorso.
Nell’ottobre 2017 viene pubblicato il brano “Don Trap”, un singolo che avrà successo pochi mesi dopo sul suolo inglese. Il 2018 è l’anno del cambiamento per B-Goss. A maggio esce “Subura Su Sky”, una canzone in cui B-Goss interpreta sia il produttore musicale che il rapper, dimostrando di essere un artista completo. Nel giugno dello stesso anno Sony Music Entertainment ha pubblicato la canzone “What’s on My Mind” in collaborazione con David Celine, un artista delle Mauritius.
Entrambi i brani hanno attirato l’attenzione dei media su B-Goss in previsione dell’uscita del suo nuovo album, previsto per la metà del 2020.
- Sappiamo che saresti dovuto essere in tour ma a causa covid-19 è tutto bloccato: quali sarebbero state le tappe?
È tutto vero purtroppo, la pandemia ha bloccato il mio Tour ma anche quello di tanti altri artisti in giro per il Mondo. Le prime due tappe del mio Tour negli Stati Uniti sarebbero state in primis Los Angeles, per poi subito dopo raggiungere Miami per il Winter Music Conference. Quest’anno, quando la situazione mondiale tornerà alla normalità, avrei in programma la Croazia, l’Inghilterra, un Tour Asiatico e per finire l’ADE di Amsterdam.
- Cosa ne pensi di questa pandemia globale?
È forse la peggior pandemia della storia dovuta, probabilmente, da una mancata prevenzione sanitaria. Credo che questa situazione di emergenza debba far riflettere tutte quelle persone che hanno perso di vista i veri valori della vita come: l’amore, la salute, la felicità di essere liberi
- Come credi che covid-19 stia affettando l’industria musicale e quella dei djs?
Il coronavirus sta influendo negativamente qualsiasi business. Nella musica sicuramente in maniera negativa per quanto riguarda i concerti ma di sicuro positiva per il discorso legato agli ascolti e alla vendita dei brani. La gente in questo momento ha più tempo per dedicarsi ai propri hobby, tra questi l’ascoltare la musica.
- Cosa pensi di fare nei prossimi mesi per tamponare la crisi del mercato dell’intrattenimento?
Mi sto concentrando, nel campo delle produzioni musicali, a ricercare un sound che mi dia, ancor di più, una mia identità. Sto seriamente pensando di puntare in futuro a un mercato Latino/Americano. In questo momento mi trovo in Messico, quale posto migliore per incominciare?
- Cosa farai come prima cosa quando tutto sarà passato?
La prima cosa che mi viene in mente, stando a più di diecimila chilometri di distanza da casa, è quella di abbracciare calorosamente la mia famiglia, i miei amici, i miei fan e tutte le persone che mi vogliono bene.
Spotify: https://open.spotify.com/artist/0w8hxJFdIbvahDeSoxntNl?si=5ijJODl4QmGf8klq8k4qog
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